Ciclocross, cachet confermati: 15.000 euro per avere al via Wout Van Aert o Mathieu Van Der Poel, lontani tutti gli altri

Anche se in strada Mathieu Van Der Poel ha nettamente la meglio quest’anno, il cachet con l’eterno rivale resta sostanzialmente lo stesso. Per ognuno infatti gli organizzatori delle varie prove di ciclocross, esclusa la Coppa del Mondo, devono infatti pagare circa 15.000 euro. Una cifra in sostanza confermata rispetto alla scorsa stagione, quando Wout Van Aert chiedeva leggermente di più rispetto al neerlandese. Anche viste le condizioni in cui quest’anno aveva dichiaratamente annunciato di volersi presentare, il leader della Jumbo – Visma ha probabilmente abbassato leggermente le sue aspettative, anche se ovviamente resta un premio di partecipazione più che sostanzioso.

Il confronto con gli altri è infatti impietoso, ancora una volta. L’unico ad avvicinarsi a queste cifre è Tom Pidcock, per il quale siamo sempre attorno agli 8 mila euro a presenza, quindi praticamente la metà rispetto ai rivali. Per tutti gli altri bisogna scendere ulteriormente, partendo dai vari Eli Iserbyt, Michael Vanthourenhout e Laurens Sweeck, per i quali si parla di cifre, in alcuni casi anche non di poco, inferiori ai 5.000 euro. Somme che ovviamente continuano a scendere, fino ad azzerarsi, man mano che procediamo indietro nell’ordine di arrivo.

A conferma dell’importanza di questi bonus presenza rispetto a quanto il ciclocross possano rappresentare in termini economici per un corridore, basti pensare che il successo ai Mondiali di Tabor 2024, in programma a fine mese, offrono al campione del mondo un premio di 5.000 euro.

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